La macchina fotografica

La macchina fotografica

mercoledì 30 ottobre 2013

Ai confini della realtà - Un'insolita macchina fotografica












Parte 1 












Parte 2 










  • Titolo originale: A most unusual camera
  • Diretto da: John Rich
  • Scritto da: Rod Serling
  • Interpreti: Jean Carson (Paula Diedrich), Fred Clark (Chester Diedrich), Adam Williams (Woodward)
Due ladri dopo un furto in un negozio scoprono che fa parte della refurtiva anche una macchina fotografica che è in grado di fotografare le cose mostrandole come esse saranno alcuni minuti dopo. Alla coppia si unisce anche il fratello di lei e i tre pensano bene di sfruttare la macchina per vincere ai cavalli, ma presto si scoprirà che hanno in tutto solo 10 foto a disposizione.
  • Note: 46º episodio della serie


Ai confini della realtà (The Twilight Zone) è una serie televisiva di genere fantascientifico trasmessa in tre diversi periodi dalla televisione americana. La serie classica, creata da Rod Serling e che vide tra gli sceneggiatori Richard Matheson e Ray Bradbury andò in onda dal 1959 al 1964, la seconda serie fu trasmessa dal 1985 al 1989, e la terza è andata in onda tra il 2002 e il 2003.
Seppure considerata fantascientifica, la serie in realtà esplorò raramente i temi classici della fantascienza, focalizzandosi invece su storie incentrate sulle vite di normali persone che venivano radicalmente cambiate dall'incontro con l'"ignoto", con uno squarcio nella realtà che faceva diventare credibile anche l'impossibile.
Spesso, se non sempre con una morale finale, la serie contribuì a diffondere la fantascienza. Famosi i suoi switching endings, in cui la visuale dello spettatore veniva ribaltata con un colpo di scena finale che capovolgeva la prospettiva. Ogni episodio della serie originale era presentato da Serling, che introduceva lo spettatore nella vita di una persona che stava per cambiare per il suo ingresso nella zona "ai confini della realtà".



Cartoni animati

BANANE IN PIGIAMA - La macchina fotografica


B1 e B2 decidono di partecipare ad un concorso per la migliore fotografia di animali, 

ma capiranno presto quanto sia difficile essere dei bravi fotografi.

POCOYO  - Un mistero molto intrigante



Pocoyo deve seguire delle tracce attraverso una serie di fotografie per scoprire chi ha preso la macchina fotografica


ELMO - Macchine fotografiche






Elmo mostra ai bambini tutti i passaggi sul come usare una macchina fotografica.



PAPERINO e la fotografia




http://www.youtube.com/watch?v=HyAx7f7tw00

Divertente il biasimo che Paperino fa della caccia all'inizio per elogiare l'arte della fotografia, con successiva marcia indietro quando le cose inizieranno ad andargli male.











Traduzione in varie lingue



arabo:                 كاميرا
armeno:              ֆոտոխցիկ
bosniaco:            Kamera
bulgaro:               Kамера
ceco:                   Fotoaparát
cinese:               相機
coreano:             카메라
croato:                 Kamera
ebraico:               מצלמה
esperanto:           Fotilo
estone:                Kaamera
filippino:              Camera
finlandese:          Kamera
francese:             Caméra
georgiano:          კამერით
giapponese:        カメラ
greco:                  Kάμερα
hindi:                    कैमरा
indonesiano:       Kamera
inglese:               Camera
islandese:           Myndavél
lao:                      ກ້ອງຖ່າຍຮູບ
norvegese:         Kamera
olandese:           Camera
persiano:            دوربین
polacco:             Kamera
portoghese:       Câmera
rumeno:              Aparat foto
russo:                 Kамера
serbo:                Kамера
slovacco:           Fotoaparát
spagnolo:          Càmara
svedese:            Kamera
swahili:               Kamera
tailandese:        กล้อง
tamil:                  நிழற்பட கருவி
tedesco:            Kamera
turco:                 Kamera
ucraino:             Kамера
ungherese:       Kamera
urdu:                  کیمرے
vietnamita:        Máy ảnh
yiddish:             אַפּאַראַט


Etimologia della "macchina fotografica"


Il termine deriva dall'unione delle parole, in lingua greca, φῶς phôs gen. φωτός phōtós – forma attica di φάος pháos, φάεος pháeos – "luce" e del tedesco Kamera, "macchina fotografica", a sua volta dal latino camera obscura, "camera oscura".

sabato 26 ottobre 2013

Totò e Sophia Loren in "La macchina fotografica"


La macchina fotografica è un episodio che fa parte della raccolta intitolata Tempi nostri-lo Zibaldone 2
Una ragazza viene lasciata dagli amici in un locale dov'è allestito un gioco con in palio una macchina fotografica. Un avventore la aiuta a vincere l'ambito premio, quindi si allontana con lei dal locale senza pagare e le chiede di mettersi in posa per provare la macchina fotografica, finché le confessa di starle facendo la corte. Provano così, senza successo, a scattare una fotografia insieme con l'aiuto dell'autoscatto di cui la macchina è munita. Dopo vari tentativi, decidono di farsi scattare la foto da uno sconosciuto che passa di lì per caso, il quale, dopo aver distratto i due facendoli mettere in posa, scappa via con la macchina fotografica.



mercoledì 23 ottobre 2013

La scomposizione


A: Pulsantiera con tasto di accensione e di scatto
B: Copertura anteriore in plastica nera 
C: Copertura posteriore
D: Gommino di protezione
E: Sportellino vano batterie 
F: Perno cerniera per vano delle batterie
G: Obiettivo 
H: Motorino per ingrandimento ottico
I: Schermo LCD 
L: Scheda madre
M: Flash
N: Circuito elettronico
O: Condensatore
P: Lamierino di supporto per lo schermo LCD
Q: Batterie stilo AA
R: Prottetivo per scheda madre

FOTO DETTAGLI:

I-Display LCD


A e C -Pulsantiera e copertura posteriore 


G-Obiettivo



M,N e O- Flash, circuito elettronico e condensatore



martedì 22 ottobre 2013

ABBECEDARIO

A come APERTURA












B come BIANCO E NERO








C come CAMERA OSCURA










D come DIAFRAMMA









come EASTMAN












come FLASH









come GO-PRO









come HENRI CARTIER-BRESSON











come ISTANTANEA









come LUMIERE











come MIRINO











come NEGATIVO








come OBIETTIVO











come PAPARAZZI









come QUALITA'









come RICORDI









come SORRISO










come TELEFONO









come UCCELLINO











come VIAGGIO











come ZOOM


Breve storia

LA MACCHINA FOTOGRAFICA
The Camera


L'attuale modello di macchina fotografica è frutto di una evoluzione tecnica iniziata circa 200 anni fa, che ha portato quasi tutte le macchine ad essere dotate di microcomputer.
La prima volta in cui si trattò di fotografia fu nel 350 a.c. quando, nel “Problemata”, Aristotele parlò della sensibilità alla luce di alcune sostanze.

Passati 400 anni circa (70 d.c.) Plinio il Vecchio scrisse : “quattuor coloribus solis immortalia ilia opera ...” (quattro colori soltanto immortalarono quest'opera ...).
E' intorno al 1520  che Leonardo Da Vinci descrive in modo particolareggiato il principio della camera oscura: da questa data i pittori iniziano a ritrarre i paesaggi grazie a questa scoperta, anche se alcune fonti la fanno risalire a Alhazan Ibn Al-Haitam che, addirittura nel 1039, pare la utilizzò per l’osservazione sicura di un’eclissi solare.
Nel 1550 Girolamo Cardano sperimenta che una lente positiva al posto di un semplice foro consente di ottenere un'immagine più luminosa e nitida.

Con Galileo Galilei nel 1609 viene perfezionata la visione telescopica della ripresa e nel 1657 Kaspar Schott ,grazie a due "cassette scorrevoli" che permettevano il variare della distanza fra la lente ed il piano in cui si formava l’immagine, riesce a perfezionare la messa a fuoco della "camera obscura".
La fotografia, come la conosciamo oggi, fu opera del francese Joseph Nicephore Niepce.
Egli ottenne il primo successo con una sostanza fotosensibile nel 1822, con la riproduzione su vetro di un'incisione che raffigurava papa Pio VII. La riproduzione andò però distrutta qualche tempo dopo e la più antica immagine oggi esistente è una di quelle che Niepce ottenne nel 1826, utilizzando una camera obscura nella quale l'obiettivo era una lente biconvessa, dotata di diaframma e di un rudimentale sistema di messa a fuoco. Alle immagini così ottenute Niepce diede il nome di eliografie.

Successivamente nel 1839 Louis Jacques Mandè Daguerre annuncia di essere riuscito a fissare le immagini senza rivelare il procedimento dell'invenzione che rivelerà dopo alcuni mesi presentandolo all' Accademia delle Scienze: il Daguerrotipo utilizzo una lastra d'argento argentata esposta ai vapori di iodio per formare ioduro di argento, sensibile alla luce. 
Sarà comunque con il XIX secolo che invaso da un fermento di idee e scoperte e grazie alle nuove conoscenze della chimica, che la tecnica fotografica si perfezionò fino ad arrivare a fissare le immagini prodotte sul moderno supporto di carta.

L'evoluzione dell'ottica da un lato e della tecnica costruttiva dall'altro portarono le macchine fotografiche ad essere sempre più compatte e trasportabili.
Il miglioramento delle tecniche di sviluppo e stampa va di pari passo con le invenzioni dei vari aggiuntivi: nel 1859, grazie a Cooke, nasce il primo “flash” con l’impiego del magnesio, nel 1880 nasce la prima pellicola fotografica, otto anni più tardi nel 1888 George Eastman escogita il nome Kodak per la sua prima fotocamera e nel 1907 i fratelli Lumiere mettono a punto il procedimento per lo sviluppo della pellicola a colori.
Nel 1913 Oscar Barnak, capo di un dipartimento di una ditta ottica tedesca, costruisce il primo prototipo della Leica, nel 1935 la Cnopm (USSR) brevetta la prima reflex per pellicola a 35 mm. e nel 1948 Edwin Land inventa la Polaroid.
Nel 1959 la Nippon Kogaku produce la Nikon F e, l’anno successivo, la Konica F è la prima reflex con otturatore a tendine metalliche che raggiunge tempi di otturazione più veloci di 1/2000 di secondo.
Nel 1981 la Sony presenta la Mavica, la prima macchina fotografica che utilizza un supporto magnetico al posto della pellicola, e nello stesso anno la Pentax inaugura la stagione della reflex autofocus.
Il 1999 segna l’era digitale con la nascita della Nikon reflex D1, fino ad arrivare ai giorni nostri dove le fotocamere sono incorporate nei telefoni cellulari e trasportabili ovunque.