Molti letterati però si sono avvicinati al mondo della fotografia come ad esempio Giovanni Verga, Emile Zola e Luigi Capuana.
Giovanni Verga
Verga nacque un anno dopo l'ufficializzazione della fotografia.
Così come nei suoi romanzi e nelle sue novelle, anche nella sua produzione fotografica Verga interpreta e cerca di riprodurre soprattutto un paesaggio umano. Accanto ai numerosi ritratti di parenti e amici compaiono immagini della Catania non aristocratica che svelano una continuità con il Verga scrittore. Fattori, contadini, massari, cameriere e tutta una gran quantità di uomini e donne, sono ripresi nella loro semplicità, inseriti nel loro ambiente quotidiano o in luoghi comuni, come un terrazzino della casa catanese dello scrittore-fotografo, utilizzati come set fotografico in alternativa a muri decorati o semplici teli. Le posture, gli abiti, lo stesso modo di ripresa rappresentano indizi importanti capaci di comunicare molto dello stile di vita, dell’estetica e della storia del tempo.
Zola per preparare i suoi romanzi si documentava scattando molte fotografie a quelli che sarebbero stati i luoghi e i personaggi delle sue storie. Per questo ci sono molte fotografie della Parigi dell'800.
La sua lunga permanenza a Firenze lo avvicina al mondo della fotografia. La città toscana gli permetterà di imparare tutte le tecniche di questa nuova tecnologia che lo aiuterà nella sua ricerca verista. Il suo approccio è più scentifico rispetto a Verga e Zola.
Fonti:
- http://www.fotofirinaiu.com/blog/notizie/letteratura-e-fotografia
- http://ilgalilei.webs.com/fotografieveriste.htm
- http://www.parchiletterari.com/parchi/giovanniverga/come_arrivare.php
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